Infertilità: cibi consigliati e cibi da evitare

infertilità

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima intorno al 15-20% il numero delle coppie con difficoltà ad avere figli.
Secondo quanto riportato dai dati ISTAT, in Italia si calcola che ogni anno 60.000 – 80.000 nuove coppie (cioè il 20-25% delle nuove unioni) si trovano ad affrontare problematiche di infertilità.
Ma cosa si intende per “INFERTILITÀ” e quali sono le cause?
Secondo l’OMS una coppia è da considerarsi “infertile” quando non è in grado di concepire dopo 12 mesi o più di rapporti mirati non protetti.
Le cause di tale patologia sono numerose: la ritardata età in cui le coppie, per esigenze economiche e professionali, decidono di procreare, la co-presenza di patologie (miomi, endometriosi, autoimmunità grave ecc…), stile di vita (fumo, alcol, sostanze stupefacenti, steroidi anabolizzanti ecc…), infezioni, uso passato di pillola anticoncezionale, contatto con sostanze che alterano la normale funzionalità ormonale ecc…
Numerosi studi, inoltre, hanno confermato l’esistenza di una stretta correlazione tra ALIMENTAZIONE e DIFFICOLTÀ AD AVERE FIGLI, individuando tra i principali fattori eziologici dell’infertilità (sia maschile che femminile) l’obesità. Negli uomini, infatti, l’eccessivo aumento di peso causa azoospermia e oligospermia (assenza o ridotta presenza di spermatozoi nel liquido seminale) e un abbassamento dei livelli di testosterone. Nella donna, invece, l’obesità porta ad una maggiore frequenza di cicli anovulatori, sbilancio del rapporto FSH/LH, aumento del testosterone e della prolattina. L’eccesso di tessuto adiposo, inoltre, riduce le probabilità che l’impiego di metodiche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) diano i risultati attesi.

Cosa significa questo? Che un’alimentazione adeguata può aiutare a prevenire l’infertilità.

Per gli uomini è utile:
– seguire una dieta equilibrata, completa e ricca di antiossidanti.
– Svolgere un’attività fisica moderata e costante.
– Mantenere un peso adeguato.

Per le donne, invece, è importante:
– aumentare il consumo di alimenti ricchi di folati (vegetali a foglia verde, asparagi, avocado, fragole ecc..);
– Fare attenzione al consumo di cereali, pasta, patate frutta e dolci: è importante che la quantità di carboidrati introdotti sia proporzionata al dispendio energetico.
– Evitare la soia e limitare il consumo di semi di lino e leguminose; questi alimenti, infatti, contengono isoflavoni (ormoni vegetali) che, consumati in grande quantità, possono influire negativamente sull’equilibrio endocrino delle donne in età fertile.
– Ridurre o eliminare il caffè.
– Consumare grassi monoinsaturi (di cui è ricco l’olio extravergine d’oliva).
– Non escludere completamente le proteine animali dalla propria dieta.
– Ridurre o eliminare latte e derivati (questo è necessario solo in alcuni casi).

Ritengo importante sottolineare che i consigli sopraindicati sono a carattere generico e che ogni caso va valutato nello specifico (caratteristiche individuali, cause dell’infertilità, patologie diagnosticate dal medico ecc…).

……………………………….…INOLTRE È UTILE SAPERE CHE………………….…………………

Per la donna la limitazione delle fertilità non ha come unica conseguenza l’impossibilità di avere figli, ma influenza lo stato di salute generale (umore, energie, predisposizione a osteoporosi, problematiche di gonfiore e ritenzione ecc..). Un’ alimentazione adeguata può aiutare a “ preservare” la fertilità e, quindi, contribuire allo stato di salute nella sua totalità.

Dott.ssa Di Biccari Mariangela
Tel. 3208823728
mariangela.dibiccari@gmail.com

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