POMODORO: COME MANGIARLO?

Il pomodoro (Solanum lycopersicum) è uno degli alimenti più presenti sulle nostre tavole. Originario del Sud America, per molto tempo è stato coltivato solo a scopo ornamentale in quanto si credeva fosse una pianta dai frutti velenosi e, quindi, non commestibili; solo intorno al 1700 iniziò ad essere utilizzato a scopo alimentare.

Attualmente le numerose coltivazioni di pomodoro presenti in tutta la penisola italiana ci offrono numerose varietà di quest’alimento (distinte principalmente in base alla forma): i pomodori costoluti, i tondi lisci, i ciliegini, i pomodori allungati, gli ovali ecc…

Ma cosa contiene il pomodoro? Portando il pomodoro sulle nostre tavole introduciamo nella dieta VITAMINA A, VITAMINA C, VITAMINE DEL GRUPPO B, POTASSIO, FERRO, FOSFORO, CALCIO, SELENIO e ZINCO; la buccia, inoltre, è ricca di FIBRE (utili per favorire il transito intestinale). L’elevato contenuto di ACQUA (94%) associato alla QUASI ASSENZA DI LIPIDI e alle POCHE CALORIE, fanno del pomodoro un ottimo alleato della dieta.

La principale caratteristica che, però, rende il pomodoro prezioso per la nostra salute è soprattutto la presenza di LICOPENE: questo carotenoide è un potentissimo antiossidante utile per combattere l’invecchiamento cellulare e le malattie cardiovascolari, per prevenire alcune forme tumorali (cancro alla prostata, al pancreas e al tratto digerente) e per proteggere l’organismo dai danni provocati dal sole. La concentrazione di licopene è maggiore nei pomodori più maturi e la sua biodisponibilità aumenta con la cottura; l’assorbimento di questo antiossidante, inoltre, è maggiore in presenza di grassi (poiché è liposolubile).

Dopo aver parlato di tutti gli effetti benefici di quest’alimento, è necessario sottolineare anche qualche piccola “controindicazione”; i pomodori, infatti, contengono SOLANINA: una sostanza naturale tossica che, assunta in quantità eccessive, può provocare effetti collaterali (mal di testa, nausea, diarrea, crampi allo stomaco ecc..). È utile sapere che la quantità di solanina è più elevata nei pomodori verdi e acerbi, mentre è più bassa in quelli maturi.Nei pomodori, inoltre, sono presenti acidi organici (ACIDO CITRICO e ACIDO MALICO) che, abbassando il PH dello stomaco, sono molto utili nel favorire la digestione ma rendono quest’alimento poco indicato per chi soffre di acidità ed irritazione gastrica. Da non trascurare, infine, è il contenuto di ISTAMINA: una sostanza che può causare reazioni allergiche in soggetti sensibili.

Quindi qual è il modo migliore per mangiare i pomodori? È preferibile scegliere sempre quelli più maturi, meglio se sottoposti ad una giusta cottura (non per tempi troppo lunghi!!) e accompagnati da un po’ di olio extravergine d’oliva.

Dott.ssa Di Biccari Mariangela
BIOLOGA NUTRIZIONISTA
Tel. 3208823728
E-mail: mariangela.dibiccari@gmail.com

IMM POMOD 2

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