Sicuramente uno dei frutti più consumati durante le afose giornate estive è il COCOMERO. Questo frutto, originario dell’Africa meridionale, viene indicato con varie diciture: COCOMERO (termine usato soprattutto nell’Italia Centrale) oppure ANGURIA (tipica dell’Italia Settentrionale); entrambi i vocaboli nelle loro lingue di origine (rispettivamente latina e bizantina) significano “cetriolo”: infatti il cocomero e questo ortaggio appartengono alla stessa famiglia. In alcune regioni dell’Italia meridionale, invece, viene utilizzato il termine “MELONE D’ACQUA”.
Il cocomero è molto usato in cucina, in quanto si presta bene alla realizzazione di piatti freschi e veloci: insalate, frullati, cocktail, sorbetti, come guarnizione per piatti di pesce o carne, per accompagnare i salumi ecc…
Ma quali sono le proprietà di questo frutto? Cosa c’è di vero nelle diete in cui è riportato “mangiate tutto il cocomero che volete, tanto è tutta acqua”?
Il cocomero è composta dal 90% di acqua, in cui sono disciolti numerosi minerali : calcio, magnesio, rame, manganese e, soprattutto, potassio (115mg per 100g di frutto). Le quantità di proteine e di grassi presenti sono minime. Il contenuto di vitamine non è altissimo, fatta eccezione per la vitamina A e C, presenti in quantità leggermente superiori. Notevole, invece, è la presenza di licopene: un carotenoide con proprietà antiossidanti e antitumorali. Allora possiamo mangiare cocomero a volontà? Anche per questo alimento, come per la maggior parte, è necessario il “senso della misura”: il contenuto di zuccheri per 100g di cocomero è di solo 6 grammi (di cui circa il 40% è rappresentato da fruttosio); il “problema” è che 100g di questo frutto corrispondono solo a qualche pezzetto, mentre una fettina media pesa circa 500g e, quindi, ci fornisce circa 30g di zucchero; se consideriamo che una donna adulta mediamente attiva dovrebbe introdurre circa 50g (qualcosina il più per l’uomo) di zucchero semplice (cioè quello presente in bustine di saccarosio, miele, dolci, fruttosio della frutta ecc..) al giorno , capiamo che non è possibile mangiare tutta il cocomero che si vuole, come anche per gli altri tipi di frutta, ma è necessario bilanciarne la quantità con il resto della dieta giornaliera.
Ritengo opportuno spendere due parole anche sul “potere saziante”, spesso esaltato in numerose diete, del cocomero: l’acqua presente in questo frutto dilata le pareti gastriche dando, effettivamente, un notevole senso di sazietà, ma nel momento in cui l’acqua passerà dallo stomaco all’intestino ci si sentirà nuovamente AFFAMATI e, in più, GONFI.
In conclusione possiamo dire che il cocomero fa bene: permette un’adeguata idratazione corporea quando le temperature sono elevate ed è ricco di sali minerali e sostanze antiossidanti, ma va consumato in quantità adeguate.
Un altro piccolo consiglio: se avete difficoltà a digerire questo frutto provate a mangiarla lontano dai pasti o al mattino.
Dott.ssa Di Biccari Mariangela
BIOLOGA NUTRIZIONISTA
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