IL NETTARE DEGLI DEI

Il miele può essere usato in cucina in tantissimi modi: dagli antipasti ai primi piatti, per la preparazione di secondi piatti a base di carne, pesce o formaggi, disciolto in tisane o latte e per realizzare dolci e salse. Ma come viene prodotto il miele? Quali sono le sue proprietà? A chi è consigliato? Le informazioni che vengono diffuse in merito a questo alimento sono numerose e, in alcuni casi, forvianti… cerchiamo di chiarirci le idee insieme.

Il miele è ottenuto a partire dal nettare (un liquido zuccherino prodotto dai fiori) e dalla melata (un’altra secrezione zuccherina prodotto da piccolissimi insetti): queste sostanze, dopo essere state raccolte dalle api, vengono ingerite, sottoposte all’azione di enzimi presenti nel loro organismo, rilasciate nuovamente all’esterno, deposte nelle celle presenti all’interno dell’alveare e sottoposte ad un “processo di disidratazione” che consiste nel far evaporare l’acqua grazie al movimento delle ali. Trascorso il periodo di maturazione interviene l’uomo che, tramite vari procedimenti, preleva il miele, lo filtra e fa in modo che raggiunga la giusta consistenza .

Il colore, il sapore, la composizione e le proprietà nutrizionali del miele variano in base al tipo di nettare e di melata, alle caratteristiche dell’ambiente in cui vivono le api, ai metodi di produzione, di estrazione e di conservazione. In generale nel miele sono presenti prevalentemente zuccheri (principalmente fruttosio e glucosio), acqua, sostanze ad azione antiossidante (soprattutto nelle varietà di colore più scuro), acidi organici, aromi e tracce di vitamine e sali minerali.

Utilizzato dall’uomo fin dall’antichità e denominato “il nettare degli dei”, nei secoli è stato esaltato per le sue numerosissime proprietà; molti degli effetti benefici tradizionalmente attribuiti al miele sono legati ad aspetti “culturali” e solo alcuni sono stati confermati dalla scienza: l’attività antiossidante, l’elevato potere energetico, le proprietà cicatrizzanti in caso di piaghe, ferite e ustioni, l’azione sedativa sulla tosse, l’attività antibatterica e antinfiammatoria.

Nonostante le sue numerose “virtù” il miele resta un alimento da consumare con moderazione:è particolarmente indicato nell’alimentazione degli atleti, degli anziani inappetenti e dei bambini con più di 12 mesi. È invece sconsigliato, se non in dosi limitate, in caso di diabete, obesità e se si sta seguendo una dieta ipocalorica.

Concludo l’articolo con un’ultima informazione “poco piacevole”: quanti di voi hanno l’abitudine di mangiare al mattino un cornetto cereali e miele pensando di fare una colazione sana? Mi dispiace deludervi ma nella maggior parte dei casi non viene utilizzato miele ma un preparato di glucosio, margarina, olio di palma, zucchero e solamente una piccolissima percentuale (circa l’8%) di vero mieleemoticin spaventataemoticon triste

Dott.ssa Di Biccari Mariangela
BIOLOGA NUTRIZIONISTA
Tel. 3208823728
E-mail: mariangela.dibiccari@gmail.com

miele tipi

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